Incredibile, tutta la storia dell’Arte in 24 ore. Gratis, senza sottoscrizioni e su tutte le piattaforme di podcast
È possibile? In realtà no, vi ho detto una bugia. Le puntate di Walkman sono 140 e ognuna dura circa 7 minuti. La verità è che servono solo 16 ore per ascoltare tutti i podcast che vi raccontano la più bella materia del mondo.
Quello di Arte è felice di presentarvi il primo manuale di Storia dell’Arte in Podcast. Contenuti veloci; 140 contributi audio; 15 ore di programmazione; un’arco temporale di migliaia di anni dalla Preistoria alla Transavanguardia. Tutto gratis e a portata di click.
La sesta compilation di Quello di Arte vi racconta il Novecento. Dal Liberty fino alla Transavangurdia. Il giardino della modernità dove accade una Storia dell’Arte fluida, in continuo cambiamento.
Dalla fine del Settecento e per tutto l’Ottocento ci sono grandi novità che porteranno l’arte a essere veramente innovativa. Nella quinta Compilation troverete la Storia dell’Arte in Podcast di due secoli guidati dalla sperimentazione su tutti i campi.
La quarta compilation delle puntate di Walkman vi racconta la storia dell’arte dalla grande pittura veneta al manierismo fiorentino e dal Barocco fino al Rococò. Siete pronti all’esagerazione?
La terza Compilation di Quello di Arte vi porta alla riscoperta dell’Umanesimo. Giotto, Lorenzetti, Brunelleschi, Donatello, Masaccio, Alberti, Piero della Francesca, Antonello da Messina, Botticelli, Leonardo, Michelangelo e Raffaello. La rinascita dell’Arte!
La seconda Compilation di Walkman vi racconta la Storia dell’Arte di Roma Antica, il Paleocristiano, l’arte Bizantina e Barbarica, il Romanico, il Gotico e l’uscita dal Medioevo. Anni molto più luminosi di quel che si dice “secoli bui”.
Ecco la prima Compilation di Quello di Arte. Tutti gli audio di Walkman da ascoltare per godervi un po’ di Storia dell’Arte. La preistoria, le civiltà mesopotamiche, gli Egizi, i Greci e gli Etruschi. L’arte inizia da qui!
Alla fine degli anni Settanta si superano le avanguardie. Si smette di stabilire a priori le meccaniche dell’arte, come accadeva nei “manifesti”, ma ci si fa trasportare dalla ricerca in un “nomadismo stilistico”, è la Transavanguardia.
Nell’arte contemporanea la figurazione esiste. Dagli anni sessanta due tendenze si sono avvicendate: l’iperrealismo e l’anacronismo. La tecnica resiste ai secoli ma si aggiorna costantemente.
“Il corpo umano è stato il protagonista assoluto della storia dell’arte. Nella poetica degli oggetti del novecento il corpo diventa lo strumento e, in alcuni casi, il supporto dell’arte. Questa è la Body-Art.
Quando la materia dell’Arte diventa la terra stessa allora è Land Art. L’arte figurativa va oltre la scultura e si avvicina all’architettura, all’urbanistica, alla riconfigurazione del design ambientale, fino ai limiti più estremi.
Dal mare ipetuoso dei movimenti che mettono in relazione l’Arte e l’industria emerge l’Arte Povera che rende protagonista non solo lo scarto di lavorazione ma anche quel che resta di un mondo umile che sta diventando sempre più marginale nel Novecento.
L’Arte Concettuale è la più profonda sintesi artistica del XX secolo. L’arte diventa un pensiero ma senza mai staccarsi dalla sua realtà di prodotto artistico. Non è filosofia, non è letteratura, è la ricerca del Niente.
La Process Art, rende la materia non più prodotto industriale ma veicolo delle emozioni. Con questa esperienza si inserisce come un vincolo nello sviluppo dell’Arte contemporanea, l’opera racconta in sé il suo percorso creativo.
La Minimal Art è la ricerca verso un purismo artistico con che mira ad azzerare ogni espressività. Uno stile che trova la sua identità nelle forme geometriche semplici e nei materiali dell’industria.
Pietro de’ Cerroni, detto Cavallini, porta avanti la tradizione della pittura e del mosaico romano nel segno l’arte paleocristiana e tardo antica. La sua arte lascierà importanti effetti in artisti a lui contemporanei come Giotto o Arnolfo di Cambio.
Il Barocco è uno dei fenomeni che dalla Chiesa riformata dilagano in Europa con formule laicizzate. Tiepolo traduce il linguaggio della chiesa in uno stile laico.
Negli anni sessanta si riprendono le formule del Dada che rifiutano l’arte tradizionale e affondano il pensiero, con più forza di prima, in una poetica degli oggetti rigettati dalla società dei consumi.
Nel seicento si è consolidato il linguaggio Barocco ma emersero tendenza che andarono oltre. Rubens e Poussin sono gli artisti che inquadrano i due estremi del seicento.
VALORIZZARE,PROMUOVERE,RESTAURARE e CONSERVARE,DIFENDERE,ATTIVARE TUTTO IL PATRIMONIO-STORICO-ARTISTICO-ARCHITETTONICO-NATURALE ITALIANO per la salvezza dell'ITALIA-
La cosa importante è di non smettere mai di interrogarsi. La curiosità esiste per ragioni proprie. Non si può fare a meno di provare riverenza quando si osservano i misteri dell'eternità, della vita, la meravigliosa struttura della realtà. Basta cercare ogni giorno di capire un po' il mistero. Non perdere mai una sacra curiosità. ( Albert Einstein )