Donato “Donnino” di Angelo di Pascuccio
(Fermignano, 1444 – Roma, 11 aprile 1514)
Architetto, pittore.
Bramante è l’architetto che tira le somme del quattrocento e apre la strada al cinquecento e al manierismo. Se per il secolo precedente fare architettura significava prendere le tecniche antiche (Brunelleschi) o valorizzare l’architettura con la decorazione antica (Alberti), Bramante rende l’architettura una vera emozione dove le forme si fondono e si trasformano, si moltiplicano. Senza di lui Raffaello, Michelangelo, Maderno e forse tutta l’architettura a venire avrebbe avuto un altro corso.
La volgata ce lo ricorda come “il ruinante”, perché primo, per ordine di Giulio II inizia il processo di ammodernamento della vecchia san Pietro e la distruzione della basilica costantiniana. Così è lo specchio di un nuovo mondo che sta emergendo e che il quattrocento è stato, lo vediamo ora, l’embrione in formazione.
Maestri: Fra’ Carnevale, Piero della Francesca
Collaboratori: Melozzo da Forlì, Luca Signorelli, Perugino, Giovanni Santi, Pinturicchio e Francesco di Giorgio Martini
Allievi: Bartolomeo Suardi detto “il Bramantino”, Cesare Cesariano, Baldassarre Peruzzi
Cronologia Minima:
- 1444. Bramante nasce a Monte Asdrualdo, l’attuale Fermignano da padre toscano e madre di Urbino.
- 1476. Fine della permanenza i Bramante a Urbino. Probabilmente ha svolto il suo apprendistato con Fra’ Carnevale e ha assistito alla bottega pittorica di Piero della Francesca.
- Dal 1477. Bramante si sposta in Lombardia. Da Bergamo a Milano resterà fino alla fine del secolo. Conoscerà Leonardo e Francesco di Giorgio Martini.
- 1499. Con la caduta di Ludovico il Moro parte alla volta di Roma e assisterà agli ultimi anni di pontificato di Alessandro VII Borgia
- 1505. Su ordine di Giulio II (eletto papa nel 1503) inizia la trasformazione della basilica di San Pietro.
- 1514. Muore a Roma.
Caratteristiche dello stile:
- Riprende le forme dell’architettura del passato e le fonde in nuovi modelli che evidenziano la trasformazione delle forme arrivando anche ad essere ridondante.
- Costruisce strutture dove la modularità si dilata e si contrae per aumentare il rapporto emotivo con il fruitore.
- Costruisce non utilizzando solo elementi classici come colonne o pilastri ma utilizza pilastri compositi.
- Sfrutta gli effetti illusionistici della prospettiva.
Opere di riferimento:
Bibliografia:
- Arnaldo Bruschi, Bramante, 2003, Laterza.
- Stefano Borsi, Bramante – Art&Dossier, 2015, Giunti
[nome artista] su Quello di Arte: