Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi
(Firenze, 1º marzo 1445 – Firenze, 17 maggio 1510)
Pittore
Botticelli è l’artista che chiude il quattrocento. La sua pittura, moderna per definizione, si muove tra le commissioni laiche delle famiglie fiorentine più illustri come i Medici e gli Strozzi, ma anche da una profonda professione religiosa. In questo incontro i suoi capolavori si muovono tra il gusto rinascimentale e delle importanti flessioni tardogotiche.
Maestri:
Filippo Lippi, Andrea del Verrocchio e Antonio del Pollaiolo.
Collaboratori: Filippino Lippi
Cronologia Minima:
- 1462: Botticelli entra nell’officina di Filippo Lippi come apprendista. Importanti nella sua formazione anche la presenza di Andrea del Verrocchio e Antonio del Pollaiolo.
- 1469: completa il suo apprendistato e apre suo studio a Firenze.
- 1472: Botticelli si iscrive alla Compagnia di San Luca, la confraternita degli artisti a Firenze, insieme all’amico Filippino Lippi
- 26 aprile 1476: Muore Simonetta Vespucci, per Botticelli diventerà l’incarnazione della dea Venere.
- 1580-1485: Dipinge la Primavera e la Nascita di Venere.
- 1481: Giunge a Roma e lavora nella Cappella Sistina.
Caratteristiche dello stile:
- Botticelli ha uno stile sintetico e idealizzante delle figure. Importante è il disegno che emerge nella pittura con una sottile linea cloisonne, una linea di contorno che racchiude le sue figure spesso leggermente chiaroscurate.
- È un artista che riesce ad alternare, a seconda del caso, complesse costruzioni prospettiche come nella Calunnia di Apelle, o ricchi fondali tardo-gotici, carichi di horror vacui, come nella Primavera.
- Introduce il tema del mito nelle sue pitture.
Opere di riferimento:

Bibliografia:
Botticelli su Quello di Arte: