Michelangelo Merisi o Amerighi
(Milano, 29 settembre 1571 – Porto Ercole, 18 luglio 1610)
Pittore.
Maestri: Simone Peterzano, Giuseppe Cesari detto il Cavalier d’Arpino, Antiveduto Grammatica.
Cronologia minima:
- Nasce a Milano il 29 settembre del 1571 da Fermo Merisi e Lucia Aratori originari del paese bergamasco di Caravaggio.
- Nel 1577, a seguito della peste, la famiglia fa ritorno al paese di origine ma muore il padre e i nonni.
- Il 6 aprile 1584 inizia l’apprendistato nella bottega di Simone Peterzano. C’è un contratto firmato dalla madre di Michelangelo che paga quaranta scudi d’oro. Terminerà il suo apprendistato nel 1592.
- Dal 1594 è a Roma ospite di monsignor Pandolfo Pucci da Recanati.
- Nel 1597 conosce il cardinale Francesco Maria del Monte che aquista alcune sue opere, ne diventa amico e vi entra a servizio.
- Nel 1603 fu processato insieme a Orazio Gentileschi e Onorio Longhi per aver diffamato il pittore Giovanni Baglione. Ci volle l’intervento dell’ambasciatore francese per evitargli il carcere e trasferirlo agli arresti domiciliari.
- La sera del 28 maggio 1606, a Campo Marzio, dopo una discussione durante il gioco della pallacorda ingaggiò l’ennesima rissa con Ranuccio Tomassoni da Terni. Al centro della loro contesa era Fillide Melandroni, alcuni debiti di gioco e alcuni sospesi politici. Questa volta la protezione dell’ambasciatore di Francia non lo salvò dalla condanna per decapitazione che poteva eseguire chiunque l’avesse riconosciuto.
- La fuga da Roma è coperta dal principe Filippo I Colonna. Sul finire del 1606 Caravaggio arriva a Napoli, nei quartieri spagnoli, dove vive per circa un anno.
- Nel 1607 si sposta a Malta, i colonna lo mettono sotto la protezione di Alof de Wignacourt, Maestro dell’ordine dei Cavalieri di Malta.
- Il 14 luglio 1608 Michelangelo diventa Cavaliere di Grazia, una delle cariche inferiori dei cavalieri di malta. Questa investitura gli poteva garantire l’immunità dalla condanna a morte ma il 6 dicembre dello stesso anno, fu espulso dall’ordine per aver ingaggiato lite con un Cavaliere di grado superiore.
- Tra il luglio e l’agosto del 1609, dopo brevi soggiorni a Siracusa e Messina, fa ritorno a Napoli ospitato da Costanza Colonna. In una rissa alla Locanda del Cerriglio resta sfigurato .
- Nel luglio del 1610 si mette in viaggio per Roma dopo aver avuto la notizia che Paolo V stava revocando la sua condanna a morte grazie agli accordi che per lui stava intrattenendo il cardinale Scipione Borghese.
- Il 18 luglio del 1610 sbarcato a Porto Ercole, muore a seguito di una infezione intestinale in attesa del perdono papale. Con se portava un prezioso carico di tele con cui avrebbe riscattato la sua amnistia.
Caratteristiche dello stile:
- La fase di formazione di Caravaggio porta con se gli effetti della pittura veneta insiti nella scuola di Peterzano; manieristi dovuti all’influenza del Cavalier d’Arpino. Già da subito Caravaggio cattura l’immediatezza delle scene, spesso di genere. I quadri della buona ventura, dei bacchini e dei musicanti, hanno un forte senso fotografico dovuto all’uso della macchina ottica, tuttavia la luce diffusa e il colore steso creano un filtro tra lo spettatore e l’opera.
- Nell’esperienza romana lo stile matura acuendo l’aspetto teatrale e fotografico. Aumenta il contrasto tra chiaro e scuro e dipinge con grande attenzione i particolari in luce. Dipinge alla prima, direttamente sul supporto senza un disegno preparatorio. Riduce di molto la tavolozza e l’uso dei colori primari, che sono quelli più costosi, si riducono visibilmente sulla tela. Caravaggio porta nella città del Papa uno stile immediato, economico e di veloce esecuzione.
- La terza fase è quella della fuga. Caravaggio deve economizzare tempo e materiali. La tecnica é ancora più veloce e molto più carica scura. Il colore rimane più magro e i temi sono sempre più drammatici e spesso si trova a dipingere scene di decapitazione.
Opere di riferimento:
Bibliografia:
- Luca Desiato, La notte dell’angelo – Vita scellerata di Caravaggio, Santi Quaranta, 2011
- Dario Fo, Caravaggio al tempo di Caravaggio, Modena, Franco Cosimo Panini, 2005
Caravaggio su Quello di Arte: