Francisco Jose de Goya y Lucientes
(30 marzo 1746, Fuendetodos – 16 aprile 1828, Bordeaux)
Pittore, incisore.
La pittura di Goya è una modulazione de il nero da cui emergono figure mostruose e terrificanti. È un pittore che, nella sua formazione, è riuscito a distaccarsi dalle frivolezze del Rococò per approdare per primo su un territorio romantico ed espressionista. Uno spagnolo che non segue la ragione dei contemporanei francesi i quali, mentre lui dipingeva, portavano avanti temi cari alla luce dell’illuminismo; a sfregio del candore dei classici, da vita a una pittura “nigra”, buia che addormenta la ragione. E dal sonno della ragione nascono i mostri, i disastri, le superstizioni di cui il genere umano è artefice e vittima.
Maestri: José Luzán y Martínez
Collaboratori: Francisco Bayeu
Allievi: Maria Rosario Goya
Cronologia Minima:
- 1746 – Nasce a Fuendetodos, figlio del maestro doratore José Benito de Goya Franque e di Gracia de Lucientes y Salvador, nobildonna aragonese decaduta.
- 1760 – Inizia il suo apprendistato presso un pittore di Fuendetodos, José Luzán y Martínez
- 1563 – Goya si trasferisce a Madrid. Sono gli anni del governo illuminato di Carlo III che ha raccolto intorno a se artisti come Giovan Battista Tiepolo e Anton Raphael Mengs.
- 1770 – A seguito della morte di Tiepolo, Goya intraprende un viaggio a sue spese a Roma. Nella casa del pittore Taddeo Kuntz conobbe Giovan Battista Piranesi e in città si avvicinò ad altri artisti stranieri come Hubert Robert e Johann Heinrich Füssli.
- 1774 – Su consiglio di Francisco Bayeu, Anton Raphael Mengs, che era diventato soprintendente alle arti di Madrid, convoca Goya commissionandogli i cartoni per la fabbrica reale degli arazzi di Santa Barbara.
- 1780 – Diviene membro dell’Academia Reale di San Fernando
- 1799 – Prima tiratura della serie dei “Capricci”
- 1808-14 – Inizia la guerra di indipendenza Spagnola per detronizzare Giuseppe Bonaparte, fratello di Napoleone. Sono gli anni in cui Goya elabora il ciclo di incisioni “i disastri della guerra” e “La fucilazione del 3 maggio 1808”.
- 1819-20 – Goya si trasferisce nella “quinta del sordo” e da il via al ciclo visionario delle pitture nere.
- 1820 – Scappa dal regime spagnolo di Ferdinando VII a Bordaux dove inizia l’insegnamento di tecniche litografiche insieme alla figlia Maria Rosario.
- 1828 – Muore a Bordeaux nella notte tra il 15 e il 16 aprile.
Caratteristiche dello stile:
- Nella pittura è espressionista sia per la drammatizzazione dei temi che per l’uso di un colore che prevarica qualsiasi disegno preparatorio.
- I personaggi rappresentati esprimono un forte senso psicologico con espressioni caricaturali e grottesche.
- Utilizza una gamma di colori molto limitata, spesso, a colori terrosi e poco preziosi.
- Le incisioni di sono spesso caratterizzate da tratti sporchi e drammatici.
Opere di riferimento:
Bibliografia:
- Maurizia Tazartes, Goya. Nuova edizione, Giunti, 2014
- Paola Rapelli, Goya, Mondadori Electa, 2008
Goya su Quello di Arte: