Pietro Cavallini o Pietro de’ Cerroni
(Roma, 1240 c.ca – Napoli(?), 1330 circa)
Pittore e mosaicista
Collaboratori: Arnolfo di Cambio, Giotto, Jacopo Torriti, Filippo Rusuti
Cronologia Minima:
- 1240 c.ca. Nasce a Roma.
- 1291 – 1296. Con la committenza di Bertoldo Stefaneschi realizza i mosaici con la Vita della Vergine a Santa Maria in Trastevere.
- 1293. Dipinge il Giudizio Universale nella chiesa di Santa Cecilia in Trastevere, mentre Arnolfo di Cambio stava realizzando il Ciborio.
- 1295. Il cardinale Giacomo Stefaneschi commissiona gli affreschi per l’abside di San Giorgio in Velabro.
- 1299. È già presente sul cantiere di Assisi quando arriva Giotto. Pietro Cavallini è riconosciuto dai suoi contemporanei come uno dei pittori italiani più innovativi.
- 1308. Si trova a Napoli presso Carlo II d’Angiò e lavora alla cappella Brancaccio in San Domenico Maggiore (1308) e a Santa Maria Donnaregina (1317) insieme a Filippo Rusuti.
- 1321 inizia la decorazione esterna della Basilica di San Paolo fuori le mura.
- 1330. Muore probabilmente a Napoli.uno dei pittori italiani più innovativi.1240 c.ca. Nasce a Roma.
- 1291 – 1296. Con la committenza di Bertoldo Stefaneschi realizza i mosaici con la Vita della Vergine a Santa Maria in Trastevere.
- 1293. Dipinge il Giudizio Universale nella chiesa di Santa Cecilia in Trastevere, mentre Arnolfo di Cambio stava realizzando il Ciborio.
- 1295. Il cardinale Giacomo Stefaneschi commissiona gli affreschi per l’abside di San Giorgio in Velabro.
- 1299. È già presente sul cantiere di Assisi quando arriva Giotto. Pietro Cavallini è riconosciuto dai suoi contemporanei come
- 1308. Si trova a Napoli presso Carlo II d’Angiò e lavora alla cappella Brancaccio in San Domenico Maggiore (1308) e a Santa Maria Donnaregina (1317) insieme a Filippo Rusuti.
- 1321 inizia la decorazione esterna della Basilica di San Paolo fuori le mura.
- 1330. Muore probabilmente a Napoli.
Caratteristiche dello stile:
- Esce dagli schemi uniformanti dell’arte Bizantina.
- Perfeziona la volumetria dei personaggi ispirandosi anche alle ricerche di Giotto.
- Usa gli stessi effetti cromatici del mosaico nella pittura ad affresco.
Opere di riferimento:
Pietro Cavallini, Il redentore con angeli, 1293 c.ca. Affresco, (part.) Basilica di Santa Cecilia a Trastevere, Roma
Bibliografia:
- Bruno Zanardi, Giotto e Pietro Cavallini: la questione di Assisi e il cantiere medievale della pittura a fresco, Skira, Milano 2002.