Archivi tag: artisti del XX secolo

Il Grande Vetro

Considerate tra le opere più misteriose di Duchamp, il Grande vetro porta sulla sua superficie i segni di una sperimentazione costante. In Questa puntata di Mono, le monografie di Quello di Arte leggeremo insieme il capolavoro di Marcel Duchamp.

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Alla Regina non Piace Freud (Lucian)

In questi giorni Regina Elisabetta II ci ha lasciato e Quello di Arte la vuole ricordare con un quadro che le ha realizzato Lucian Freud. Ma può piacere un ritratto di Freud? Ne parliamo in questa puntata del #webdiario di oggi. Buon ascolto!

Paesaggi Astratti

Come riesce Paul Klee a trasformare un paesaggio reale in un paesaggio astratto? Cosa c’è di sacro nell’opera Strade principali e strade secondarie? Anche l’arte contemporanea guarda a un passato spirituale? Ascoltate questa puntata di Mono e lo saprete.

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Le trappole di Spoerri

Come si realizzano i “quadri trappola”? Che significati portano le tavole allestite da Daniel Spoerri? Quando la natura morta va oltre la rappresentazione degli oggetti? Venite a scoprirlo ascoltando questa puntata di Mono.

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La Nike blu

A volte può accadere che il pensiero orientale incontri il classico. Da questo l’arte prende forme inaspettate com’è successo nel 1962 quando Yves Klein ha dipinto con il suo blu la Nike di Samotracia. La leggerezza greca dialoga con il vuoto Zen.

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Il canto della tempesta

La contraddizione è il modo con cui Magritte svela l’illusione dell’arte. Nel Canto della Tempesta la pioggia si fa epidermica e riga con il suo spessore la tela. Dietro di essa una nuvola crollata a terra. Un vero trionfo di surrealismo.

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Summertime 9a

Un opera d’arte ferma, oltre tutto, la gestualità dell’artista. Per Pollock l’Action Painting diventa un rituale artistico che imprime, col colore, sulla tela il momento della creazione. Summertime 9a ci racconta qualcosa di più.

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Dal quadrato nero all’eleganza bianca

La ricerca di Kazimir Malevič parte dal futurismo e arriva a definire l’astrattismo come arte suprema. Il suprematismo esprime il valore del colore e diventa un punto fermo nello sviluppo dell’arte del secondo novecento.

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La sposa è nuda

La Vestizione della Sposa è un regalo di Max Ernst alla moglie Peggy Guggenheim. Un’opera del più surrealista dei surrealisti in cui si respira il senso di inquietudine dell’inconscio che si esprime attraverso soggetti impossibili.

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Frammenti cubisti

Nel Cubismo il punto di vista si moltiplica. Nel ritratto del mercante d’arte di Ambroise Voillard, dipinto da Picasso, ce ne sono centinaia. Un’opera che spiega quanto l’esperienza cubista diventa una visione totale.

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Il sedere caldo della Gioconda

Duchamp è fuori da ogni regola, da ogni schema. La sua Gioconda ci obbliga a guardarla perché rompe il conformismo di chi la guarda. Un’opera che è un’imperativo che obbliga ad aprire gli occhi e andare oltre il conformismo.

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Tutto è Process-Art

La Process Art, rende la materia non più prodotto industriale ma veicolo delle emozioni. Con questa esperienza si inserisce come un vincolo nello sviluppo dell’Arte contemporanea, l’opera racconta in sé il suo percorso creativo.

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Che mondo sarebbe senza Minimal Art

La Minimal Art è la ricerca verso un purismo artistico con che mira ad azzerare ogni espressività. Uno stile che trova la sua identità nelle forme geometriche semplici e nei materiali dell’industria.

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Il New Dada e lo scarto della società

Negli anni sessanta si riprendono le formule del Dada che rifiutano l’arte tradizionale e affondano il pensiero, con più forza di prima, in una poetica degli oggetti rigettati dalla società dei consumi.

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Il cammino di un paesaggista neoplastico. Piet Mondrian

Oltre il Cubismo e verso l’Astrattismo. Il neoplasticismo di Piet Mondrian si fonda su due delle più importanti avanguardie del novecento. Il suo percorso di sintesi è talmente profondo che riesce a ricondurre alla tela anche la scultura.

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La Pop-Art, i maestri iconisti del novecento

Ogni tempo ai suoi santi e i suoi miti. Non da meno gli stati uniti dove una società laica trova negli oggetti di consumo i suoi simboli sacri. La Pop-Art, con il suo fare artistico è la più innovativa scuola iconista di sempre.

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Pollock e Rothko, espressionismo astratto

L’asse dell’arte, durante la seconda guerra mondiale, si sposta dall’Europa agli Stati Uniti. La materia, il colore, l’astrazione, e un po’ di surrealismo diventano Espressionismo Astratto nelle tendenze dell’Action Painting e del Color Field.

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L’Informale, quando l’arte morì

Dopo la seconda guerra mondiale il linguaggio artistico cambia in una ricerca estetica che andava in direzione della materia, il gesto e il segno, una sintesi che fece dichiarare l’arte ormai morta. L’informale.

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Kandinskij e il cavaliere astratto

L’astrattismo non è solo uno stile ma un modo di essere che sarà fondamentale nelle sviluppo dell’arte del novecento e di quella contemporanea. Nasce dall’espressionismo e si libera dal soggetto, ultimo vincolo nella ricerca della purezza.

Surrealismo libera inconscio

Automatismo psichico puro. Il surrealista non crea, fa emergere dal proprio inconscio l’identità collettiva dandone una forma percepibile che assume delle forme fantastiche. Una realtà aumentata dalla visione dell’anima.

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