Il Giuramento degli Orazi è un’opera di David che ricorda un evento della storia romana di una guerra tra Romani e Albani. A guardare con attenzione però emergono dei valori politici. Secondo voi quali sono? Volete dire la vostra nei commenti?
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Dal Neoclassicismo al Post-impressionismo
Dalla fine del Settecento e per tutto l’Ottocento ci sono grandi novità che porteranno l’arte a essere veramente innovativa. Nella quinta Compilation troverete la Storia dell’Arte in Podcast di due secoli guidati dalla sperimentazione su tutti i campi.
Continua a leggere Dal Neoclassicismo al Post-impressionismoLa Pietà atea, sacra e classica
Per i rivoluzionari la morte di Marat è la traduzione dell’iconografia sacra in una scena di martirio di ateo valore politico. Ma è un cerchio che si chiude nella rappresentazione di un’altro mito. Una pietà atea, sacra e classica al tempo stesso.
Continua a leggere La Pietà atea, sacra e classicaLa calma e la tempesta
La seconda metà del settecento è segnata dalla diffusione del pensiero illuminista e dalla sua manifestazione artistica, il Neoclassicismo. Un’arte moderna con un’occhio al passato, all’etica romana e all’estetica greca.
Freestyle 4 – Si fa presto a dire “luce”
La luce è un elemento importante dell’Arte. Oggi, Quello di Arte Blog Radio Podcast vi vuole accompagnare in un viaggio che ha come guida la luce cercando di capire quanto questo elemento sia importante e ricco di variazioni e di modalità di interpretazione.
Continua a leggere Freestyle 4 – Si fa presto a dire “luce”Freestyle 1 – Di nuovo classico
L’arte della Ragione pura è quella del neoclassicismo. In poche parole l’arte che si fa con la razionalità guardando a un Antico accessibile a tutti, quello greco-romano. Iniziano oggi delle lezioni Freestyle di Quello di Arte Blog Radio podcast.
Continua a leggere Freestyle 1 – Di nuovo classicoPablo Picasso. Guernica.
Il 26 aprile 1937, la Luftwaffe tedesca appoggiata dall’Aviazione Legionaria Fascista bombarda la capitale basca Guernica. Il governo spagnolo commissiona a Picasso l’opera che avrebbe dovuto decorare l’ingresso del padiglione spagnolo dell’Esposizione Mondiale di Parigi dello stesso anno.
Nel frattempo la spagna capitolava sotto i colpi di Francisco Franco e l’opera non ritornò in patria. Rimase fino al 1981 al MoMA di New York dopodiché fu riportata al Museo Reina Sofia di Madrid.
L’opera critica la guerra, tutte le guerre. Annullando il colore, scegliendo tinte monocrome, Picasso porta la riflessione sulla cancellazione della vita. L’opera si divide in quattro sezioni:

