Dalla fine del Settecento e per tutto l’Ottocento ci sono grandi novità che porteranno l’arte a essere veramente innovativa. Nella quinta Compilation troverete la Storia dell’Arte in Podcast di due secoli guidati dalla sperimentazione su tutti i campi.
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Van Gogh sulla porta dell’espressionismo
Van Gogh sposta radicalmente la lancetta del post-impressionismo verso l’espressionismo. I colori della sua tavolozza restano radicati nella natura ma la materia diventa espressione del suo animo, dell’animo di tutti.
Alla ricerca dell’espressività
Amici nella vita e nell’arte. Il rapporto di Gauguin e di Van Gogh si consuma nel segno di un colore luminoso e vitale: per uno verso il disegno, per l’atro verso la materia. Oggi in StArt parleremo dei più pre-espressionisti dei postimpressionisti.
Il post e il pre
Tra l’impressionismo e l’espressionismo c’è la sperimentazione pura. Un momento apparentemente marginale in cui si sono formulate le basi per le avanguardie del Novecento. Cèzanne sarà il padrino di Picasso; Seurat sarà ripreso nella tecnica divisionista dal futurismo; Gauguin e Van Gogh faranno il passo verso l’espressionismo e poi l’astrattismo.
L’argomento di oggi di Quello di Arte Blog Radio Podcast è il post-impressionismo… o il pre-espressionismo?
L’ultimo Van Gogh
Il 29 luglio 1890 moriva Van Gogh, a trentasette anni. Ecco le ultime opere prima del fatidico giorno in questa minimostra: un piccolo racconto per immagini di un Vincent visionario ma non pazzo, che descrive un mondo che si stava trasformando davanti ai suoi occhi. Ultimo legame con la realtà, i colori.
Buona visione.
Il modello industriale nell’arte alla fine del XIX secolo.
É vero che l’avanzamento va dal semplice al complesso. Un momento critico della trasformazione dell’arte avviene a seguito della seconda rivoluzione industriale. L’arte é tecnica e sfrutta tutti i progressi tecnologici esistenti per arrivare al fine della realizzazione concreta di un’idea. Se il processo comune di crescita industriale e di crescita artistica é ovvio nell’architettura, a volte sembra non accadere nella pittura e nella scultura.
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Elogio della mandorla
La prima forma artistica concepita fu l’amigdala, la mandorla. Utile come punta di lancia, bella come la forma di una Venere preistorica.
É iniziato come una casualità, sicuro. Con due sassi che si sono scheggiati tra loro. Così l’uomo della preistoria ha capito che é possibile trasformare la dura pietra. Perseverandodi pratica ha realizzato primi manufatti in modo abbastanza rustico. Noi li chiamiamo chopper, ciottoli con un margine tagliente utilizzato spesso nella concia delle pelli. Finalmente nel paleolitico superiore (30.000 a 10.000 anni fa) l’intagliatore della pietra si é perfezionato e la sua era é diventata quella delle veneri fittili ma anche delle punte di lancia lavorate addirittura su due lati. Senza eccessive forzature, la forma comune é per tutte quella di una mandorla.
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