Tutti gli articoli di Quello di Arte

Il canone greco

Alla base della classicità c’è la regola che sottende l’equilibrio. Nodo indissolubile dell’arte greca è il Canone che permette agli artisti di legare insieme l’armonia e il movimento delle loro eterne opere d’arte.

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Il senso del Paleocristiano

I paleocristiani davano un senso ad ogni cosa. Un significato a ogni segno. Non c’è da stupirsi che nelle loro architetture si costruisca la loro fede. Mausolei, basiliche sono il luoghi dove si manifesta Dio e la prima cristianità.

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Boldini. L’incantesimo della pittura

Pinacoteca de Nittis, Barletta
07 Dicembre 2019 – 03 Maggio 2020
http://www.barlettamusei.it/orari_marra.html

A partire dal 7 dicembre 2019, la Pinacoteca De Nittis di Barletta ospiterà la mostra Boldini. L’incantesimo della pittura. Capolavori dal Museo Boldini di Ferrara. Si tratta della prima monografica mai dedicata in Puglia al celebre ritrattista, collega di Giuseppe De Nittis a Parigi, frutto di un virtuoso scambio tra istituzioni civiche simili per storia, natura e vocazione: il Museo Giovanni Boldini di Ferrara e la Pinacoteca – Casa De Nittis di Barletta.

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Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna

Museo Civico Archeologico, Bologna
7 dicembre 2019 – 24 maggio 2020
www.etruschibologna.it

A distanza di 20 anni dalle grandi mostre di Bologna e Venezia, il Museo Civico Archeologico di Bologna presenta un ambizioso progetto espositivo dedicato alla civiltà etrusca, in cui verranno presentate alcune delle principali novità di scavo e di studio rilevate negli ultimi anni. In mostra saranno riuniti circa 1400 oggetti provenienti da 60 musei ed enti italiani e internazionali, tra cui il British Museum, il Louvre, il Museé Royal d’Art e d’Histoire di Bruxelles, il Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen, i Musei Vaticani e le più importanti Soprintendenze e istituzioni museali italiane.

Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna è una mostra promossa e progettata da Istituzione Bologna Musei | Museo Civico Archeologico, in collaborazione con la Cattedra di Etruscologia e Archeologia Italica dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, realizzata da Electa e e posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana. Il progetto scientifico è a cura di Laura Bentini, Anna Dore, Paola Giovetti, Federica Guidi, Marinella Marchesi, Laura Minarini (Istituzione Bologna Musei | Museo Civico Archeologico) e Elisabetta Govi, Giuseppe Sassatelli (Cattedra di Etruscologia e Archeologia Italica – Università di Bologna). Il progetto di allestimento è a cura di PANSTUDIO.

L’esposizione, aperta dal 7 dicembre 2019 al 24 maggio 2020, conduce i visitatori in un itinerario attraverso le terre degli Etruschi e mostra come non esista una sola Etruriama molteplici territori che hanno dato esiti di insediamento, urbanizzazione, gestione e modello economico differenti nello spazio e nel tempo, tutti però sotto l’egida di una sola cultura, quella etrusca. Non c’è migliore metafora che quella del viaggio, per spaziare in un vasto territorio compreso tra le nebbiose pianure del Po fino all’aspro Vesuvio, attraverso paesaggi appenninici e marini, lungo strade e corsi fluviali.

Accompagna la mostra il catalogo Electa con saggi introduttivi di Giuseppe Sassatelli, Vincenzo Bellelli, Roberto Macellari, Marco Rendeli, Alain Schnapp e Giuseppe Maria Della Fina; saggi dedicati alle singole sezioni di mostre; un approfondimento sui musei etruschi italiani e un importante apparato di schede dedicate alle opere in mostra.

Renoir, dall’impressionismo al classicismo

Chi riassume completamente l’esperienza degli impressionisti è Renoir. Nella sua opera c’è sempre la vita borghese raccontata attraverso raffinatissime pennellate di luce. Dopo però riprende la via del classico.

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La prospettiva di Degas

Degas è il più tecnico degli impressionisti. La prospettiva è la struttura portante del suo quadro. A volte è semplice, altre voltè è incredibilmente innovativa ma sempre dal profondo senso narrativo.

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L’alba di Monet

Monet è l’impressionista che dipinge simulando con il colore gli effetti luminosi. Dal porto di Le Havre, alle strade di Parigi o di Rouen, al giardino di Giverny, ogni dove racconta l’emozione della luce.

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Colazione da Manet

Manet traghetta il Realismo francese in Impressionismo, e lo fa con grande scandalo. La borghesia entra nel quadro, non più divinità, santi o imperatori ma è la vita quotidiana ad entrare nei temi dell’arte.

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L’Impressionismo

Si può dire che l’Impressionismo è un vero e proprio marchio di fabbrica? Quali aspetti della sua contemporaneità raccoglie? È veramente un movimento di rottura del passato? Di certo ci racconta un mondo che si sta trasformando.

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Roma. decadenza continua

L’arte Romana si conclude in un momento di decadenza in cui la spinta ellenistica si fonde col futuro simbolismo medievale. Una decadenza su decadenza che acquista il fascino del fantastico.

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Paolo Uccello, prospettiva e movimento

La prospettiva non è solo un modo per rappresentare lo spazio ma una vera e propria ricerca filosofica che assimila immagine e geometria. Paolo Uccello affina la sua riflessione sulla prospettiva al punto che struttura con essa le basi di una rappresentazione dinamica dove lo spettatore è coinvolto in prima persona.

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Gli eccentrici del manierismo

Leonardo, Michelangelo, Raffaello, hanno segnato l’inizio del cinquecento. Chi è arrivato dopo, Andrea del Sarto, Jacopo Pontormo, Rosso Fiorentino e Agnolo Bronzino non si sono solo ispirati ai tre maestri ma hanno dato del loro dando il via a uno stile licenzioso e fantastico, oltre la natura stessa delle cose. Il manierismo.

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Dorico, ionico e corinzio

L’Arte antica è tutta questione di ordine. In Grecia in più nasce la regola dell’architettura che farà da prototipo, da riferimento, per oltre due millenni e mezzo.

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Alberti l’umanista architetto

Per essere architetti la laurea in architettura serve a poco senza intelligenza e cultura. Leon Battista Alberti, da Umanista, inquadra lo stile del primo quattrocento con la sua continua frequentazione dell’Antico.

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Macchiaioli, luce e prospettiva

Prima degli impressionisti i Macchiaioli dipingevano la luce, in un modo tutto italiano, portandosi dietro tutta la cultura toscana a cui attingevano. Professionisti del disegno che cercano il realismo della visione.

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Severo come un greco

L’utilizzo della fusione del bronzo a cera persa, pone l’artista greco nella riflessione sull’importanza del movimento. Ma ancora l’equilibrio della classicità è lontano, il movimento si esaspera, al limite del teatrale.

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Il bronzo è fatto, la cera è persa

La tecnica è un nodo dello stile. È la soluzione al problema del fare arte e padroneggiarla significa poter fare quel che si vuole. La fusione del bronzo a cera persa è il segreto che farà muovere le statue greche.

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L’estetica dell’ingegnere

L’arte, l’architettura, è legata alla materia, e lo sa solo chi costruisce qual è la forza di questo legame. Nell’ultimo secolo e mezzo abbiamo compreso quanto la materia influenza la forma delle cose. All’avanguardia si sono posti gli ingegneri.

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La Scultura Arcaica

Tutti iniziano, anche i Greci. Chi inizia si guarda intorno e prende, modifica quello che vede a proprio uso e lo fa proprio e inizia una singolare evoluzione. Prima di diventare classici, c’era l’Arte Arcaica.

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A tavola con Veronese

L’artista delle grandi tele e delle grandi tavolate. Nei suoi quadri sacri si mischia il profano anche al rischio, e credetemi che l’ha rischiata, di eresia. Oggi, a walkman, il nostro ospite è Paolo Veronese.

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