Leonardo, Michelangelo, Raffaello, hanno segnato l’inizio del cinquecento. Chi è arrivato dopo, Andrea del Sarto, Jacopo Pontormo, Rosso Fiorentino e Agnolo Bronzino non si sono solo ispirati ai tre maestri ma hanno dato del loro dando il via a uno stile licenzioso e fantastico, oltre la natura stessa delle cose. Il manierismo.
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A tavola con Veronese
L’artista delle grandi tele e delle grandi tavolate. Nei suoi quadri sacri si mischia il profano anche al rischio, e credetemi che l’ha rischiata, di eresia. Oggi, a walkman, il nostro ospite è Paolo Veronese.
Sulla scena di Tintoretto
Il cinquecento Veneto non vuol dire solo buona pittura ma spettacolo, teatro. I pittori si trasformano in impresari che mettono in scena vere opere da ribalta. Signore e signori, oggi sulla scena c’è Tintoretto.
Color color, Tiziano
Tiziano, per primo, porta la tecnica del colore a olio al massimo delle sue potenzialità. Per lui serve una grande attenzione alla luce. Forse il primo impressionista della storia; forse il primo espressionista; in ogni caso uno dei più grandi maestri del suo tempo.
Giorgione, il colore del tutto
L’invenzione della pittura a olio porta alla sperimentazione di Giorgione sugli effetti che permettono di far percepire l’atmosfera e rendere sempre più autentica la rappresentazione della natura.
Leonardo in due mosse
Si può sintetizzare la ricerca di Leonardo in pochi punti? In realtà ne basta uno solo ma per la pittura ci sono almeno due concetti da considerare e riguardano l’uomo e la natura. Una teoria del tutto che ci arriva dal Rinascimento.