L’esigenza di Bramante è di mettere lo spettatore al centro dell’architettura, permettendo alle persone di essere parte viva dello spazio che progetta. Alla fine del quattrocento l’architettura si stacca dai moduli e si sostiene sulla percezione.
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Brunelleschi, dall’antico allo spazio
L’architetto costruisce lo spazio, Brunelleschi, in più, lo misura, rende lo spazio armonico e modulare. Lo spazio, all’inizio del Quattrocento, diventa un luogo puro è perfetto.
La forma dello spazio. Bramante
Tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento gli artisti hanno portato ad un livello alto l’interpretazione dello spazio proprio con il perfezionamento della prospettiva. C’è un passo ulteriore che fu intuito ma che non venne mai formalizzato con le parole, ed è la connessione tra dello spazio e il tempo, e l’emozione di vivere l’architettura. Oggi parliamo di Bramante.