Paul Gauguin, Aha! oe feii? (Come! Sei gelosa?), 1892

Aha oe feii. Come! sei gelosa?

L’arte a volte ferma alcuni momenti tanto quotidiani quanto umani da essere trasversali nei luoghi e nelle culture. Paul Gauguin vede nelle isole polinesiane una vita pura, genuina, primordiale. Nel quadro una donna chiede all’altra, come, sei gelosa? Cos’è successo? Ve lo racconto in questa puntata di Mono, le monografie di Quello di Arte.

Paul Gauguin, Aha! oe feii? (Cosa! Sei gelosa?), 1892
Paul Gauguin, Aha! oe feii? (Come! Sei gelosa?), 1892 Olio su tela, 66×89 cm Pushkin Museum of Fine Arts, Mosca

Questa Puntata di Mono, le mongrafie di Quello di Arte è stata relizzata su richiesta di Giovanni Zampa, che ringrazio.

Se volete richiedere una puntata di mono potete farlo cliccando il seguente link https://quellodiarte.com/2021/01/11/arte-monografie-on-demand/

Un ringraziamento particolare va anche a Marco Chiusolo che mi ha concesso l’uso del suo brano musicale “Orizzonte” in chiusura del podcast. Potete ascoltare altri suoi brani cliccando sul seguente link https://www.youtube.com/@marcochiusolo9814

“Aha oe feii” è un dipinto di Paul Gauguin, realizzato durante il suo primo soggiorno a Tahiti nel 1892. L’opera è conservata presso il Museo d’Orsay a Parigi.

Quando ha realizzato quest’opera Gauguin aveva 43 anni. Era arrivato in Polinesia l’anno prima, nel 1891, perché in Francia aveva difficoltà a trovare gli stimoli giusti e una certa misura di notorietà e successo. Così fu motivato a cercare ispirazione in un ambiente diverso, più primitivo, lasciando l’Europa e al tempo stesso la moglie che a Copenaghen stava mantenendo da sola i loro cinque figli.

Gauguin scelse Tahiti come destinazione, attratto dalla sua bellezza naturale e dalla sua cultura esotica. Anche se povero in canna era riuscito a pagarsi il viaggio facendo leva sul governo francese, prendendosi l’incarico di andare a Tahiti, in missione scientifica, per «fissare il carattere e la luce della regione». In realtà cavalcando la spinta del colonialismo europeo.

“Aha oe feii” raffigura due donne tahitiane, sedute su un terreno fangoso e circondate da vegetazione lussureggiante. Le donne, dai capelli lunghi e neri, sono vestite, si fa per dire, solo con un pareo, il tradizionale indumento locale.

Sicuramente Gauguin ferma un’atmosfera intima e affettuosa, nonostante che una ragazza, dopo aver scoperto che il suo amante era andato con l’altra, si sente rispondere dall’amica “Aha oe feii” cioè “Come! Sei gelosa?” in tahitiano. L’opera riflette l’interesse di Gauguin per la cultura e le tradizioni locali dove le donne, le ragazze, sono molto più libere ed emancipate rispetto alle donne europee. L’artista voleva rappresentare la vita quotidiana delle persone di Tahiti e catturare la bellezza e l’autenticità della vita sull’isola.

Il dipinto di Gauguin è caratterizzato dall’uso di colori vivaci e intensi, tipico dello stile dell’artista. Le tonalità di verde, giallo e arancione entrano in contrasto con il blu intenso del mare. Inoltre, Gauguin ha utilizzato una linea cloisonne per evidenziare le figure delle donne e la vegetazione circostante, creando un effetto decorativo e ornamentale.

“Aha oe feii” è considerato uno dei dipinti più rappresentativi di Gauguin e del suo stile “primitivista”, caratterizzato dalla fusione tra elementi della tradizione artistica europea e della cultura polinesiana. L’opera è stata influenzata dalle opere di artisti giapponesi, che Gauguin aveva studiato a Parigi, e dalle decorazioni tradizionali tahitiane.

Il dipinto di Gauguin è stato molto apprezzato dalla critica d’arte dell’epoca e ha avuto un grande impatto sulla cultura artistica europea. “Aha oe feii” ha ispirato numerosi artisti, tra cui Van Gogh, Henri Matisse e Pablo Picasso, che hanno adottato lo stile di Gauguin nelle loro opere.

Purtroppo, bisogna dire che il dipinto ha anche suscitato non poche polemiche a causa della rappresentazione delle donne tahitiane come oggetti esotici e sessuali. Gauguin ha spesso idealizzato la cultura polinesiana e le sue opere sono state criticate per la loro tendenza a romanticizzare e mitizzare la vita sull’isola. In ogni caso le opere di Gauguin guardano a un mondo lontano che la cultura europea poteva solo sognare.

In conclusione, “Aha oe feii” è un omaggio a un mondo lontano esotico, perfetto, che potremo solo sognare e ammirare come osservatori indiscreti.

Testo e Podcast di Michelangelo Mammoliti

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