Artisti da café, da salotto e da bistrot. L’arte non si fa solo più per chiesa e nobiltà. I nuovi committenti sono i borghesi, magari con qualche soldo in più, che si comprano piccole delizie immortali che raccontano, “come una fotografia”, un mondo nuovo, quello della città. Oggi su Quello di Arte Blog Radio Podcast parleremo di Impressionismo.
Édouard Manet, Colazione sull’erba, 1862-1863 Olio su tela, 208×264 cm Musée d’Orsay, Parigi
Édouard Manet, Olympia, 1863 Olio su tela, 130,5×190 cm Musée d’Orsay, Parigi
Édouard Manet, Il bar delle Folies-Bergère, 1881-1882 Olio su tela, 96×130 cm Courtauld Gallery, Londra
Claude Monet, Impressione, sole nascente 1872 Olio su tela, 48×63 cm Parigi, Musée Marmottan Monet
Claude Monet, Il carnevale al boulevard des Capucines, 1873 Olio su tela, 60×80 cm Mosca, Museo Puškin
Claude Monet, le cattedrali di Rouen, 1892-94 olio su tela, 30 tele
Edgar Degas, La lezione di Danza, 1873-1875 Olio su tela, 85×75 cm Musée d’Orsay, Parigi
Edgar Degas, L’assenzio, 1875-1876 Olio su tela,92×68 cm Museo d’Orsay, Parigi
Pierre-Auguste Renoir, Bal au moulin de la galette, 1876 Olio su tela, 131×175 Parigi, D‘Orsay
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La cosa importante è di non smettere mai di interrogarsi. La curiosità esiste per ragioni proprie. Non si può fare a meno di provare riverenza quando si osservano i misteri dell'eternità, della vita, la meravigliosa struttura della realtà. Basta cercare ogni giorno di capire un po' il mistero. Non perdere mai una sacra curiosità. ( Albert Einstein )