Il tempo di chi è divino, il tempo di chi è umano.

olio su tavola, 184×176 cm, Galleria Borghese Roma
“… era di una tale bellezza [Grifonetto] che quando giacque morente nella piazza gialla di Perugia coloro che l’avevano odiato non potevano trattenere le lacrime e Atalanta, che l’aveva maledetto, lo benedisse.”
Erano infatti sopraggiunte sul corso la madre Atalanta e la moglie Zenobia, appena in tempo per l’estrema unzione. Grifonetto non riusciva più a parlare nemmeno per fare ammenda del suo peccato. Forse il suo ravvedimento si trasmise nel gesto di accarezzare la mano alla madre che gli garantì il perdono sicuro, al punto che, Atalanta Baglioni commissionerà a Raffaello la realizzazione di questa pala d’altare.
Leggermente decentrato c’è lo stesso gesto, quello di Cristo che sta tenendo la mano della Maddalena. Dall’altro lato Maria, sua madre, cede al dolore in questa che è sì una deposizione ma non proprio una di quelle che si vedevano ai tempi di Raffaello.
Rappresentare la scena della deposizione significava fermarsi e contemplare il sacrificio di Gesù, fermando il tempo, dimenticando per un istante il fatto semplice che il giorno della passione e morte era il Parascève, il giorno prima del sabato in cui gli ebrei sospendevano qualsiasi attività. La sera si apprestava e agli apostoli, le donne e gli amici del Crocifisso dovevano sbrigarsi a portarlo nel sepolcro.
Ecco che il clima drammatico che ricorda la rocambolesca morte di Grifonetto Baglioni si trasforma nella narrazione del tempo per Raffaello. Fino a questo quadro, per gli artisti del XV secolo era citare elementi architettonici, delle citazioni dal mondo antico al fine di raccontare il tempo assoluto, quello degli uomini che con le loro opere scrivono la Storia.
Qui non c’è più la dimensione storica dell’uomo ma il tempo vero è proprio, che si è compiuto nella morte del Cristo e che non c’è per nessuno altro, perché è il tempo dell’esistenza.
É un tempo umano quello di Raffaello, quello dipinto nella deposizione Baglioni, per fare e chiedere perdono delle proprie malefatte.
L’ha ribloggato su teleciarlo.
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